Una
stagione ricca di impegni che, nel solco di una tradizione ormai
decennale, si punterà a tramutare in copiosi successi. Questo è
l'impegno della famiglia di “Come
Ginestre”,
con il team di nuoto
paralimpico che verrà
presentato giovedì 16 aprile
alle 10 nell'ambito di “Open
Sport”, efficace ed innovativa formula di condivisione e
coinvolgimento promossa dal consorzio “Catania al Vertice” e che
ha nel Borghetto Europa di
Catania l'ideale location.
Alla presenza di atleti seniores e juniores, allenatori, volontari e
tutto lo staff, sarà l'occasione per presentare il calendario dei
prossimi impegni, a livello regionale e nazionale. E sarà anche un
modo per parlare delle sfide che su tutti i campi, sportivi e non,
“Come Ginestre”, anche in sinergia con la consociata “All
Sporting”, affronta e promuove, con nuovi progetti che si stanno
progressivamente coltivando. Soprattutto, si parlerà di un mondo di
storie individuali che sempre più consolidano un cammino collettivo
di sport, solidarietà e progresso.
lunedì 13 aprile 2015
martedì 31 marzo 2015
Domani al Borghetto Europa la famiglia di “Come Ginestre” si riunisce per gli auguri pasquali
Si
approssima una stagione di importanti sfide per “Come Ginestre”
su tutti i campi, sportivi e non, in cui è attiva. Una “famiglia”
attiva su più fronti, quindi, che domani,
mercoledì 1 aprile dalle 19.30,
si ritrova per la tradizionale riunione conviviale per scambiarsi gli
auguri di Pasqua. Con la consueta attenzione per i più piccoli,
sarà anche l'occasione per parlare, in ambito sportivo, della
stagione del nuoto paralimpico, di imminente inizio, e dei nuovi
progetti che, in sinergia con la consociata “All Sporting”, si
stanno progressivamente coltivando in “Come Ginestre”. Forte
anche dell'ottima sintonia con le altre società consorziate in
“Catania al Vertice”, che sempre più si sta dimostrando uno
straordinario incubatore di progresso sportivo. Ed è la casa degli
eventi “Open Sport” di Catania al Vertice, il Borghetto
Europa, a fornire la location
per gli auguri pasquali di Come Ginestre: alla Sala
Temporary quindi adulti e
piccini si incontreranno domani per gli auguri, qualche dono e grandi
prospettive.
In
tal senso, ecco una recente intervista rilasciata dal Presidente di
Come Ginestre, Salvo Mirabella: https://youtu.be/31fPHajU9Bo
sabato 31 agosto 2013
Corte Costituzionale: congedi anche ai parenti e affini di terzo grado
congedi retribuiti (fino ai due anni) concessi ai lavoratori che assistono un
familiare con grave disabilità (in possesso di verbale di handicap grave ex art.
3 comma 3 della Legge 104/1992).
I congedi retribuiti
biennali sono stati inizialmente introdotti dalla Legge 388/2000 (articolo 80,
comma 2, poi ripreso dall’articolo 42, comma 5 del Decreto Legislativo 26 marzo
2001, n. 151) che ha integrato le disposizioni previste dalla Legge 53/2000
introducendo l'opportunità, per i genitori di persone con handicap grave, di
usufruire di due anni di congedo retribuito. Medesima opportunità veniva
offerta ai lavoratori conviventi con il fratello o sorella con handicap grave a
condizione che entrambi i genitori fossero “scomparsi”.
Dopo, la Corte Costituzionale ha riconosciuto varie eccezioni di legittimità costituzionale che hanno ampliato la platea degli aventi diritto al coniuge, ai figli conviventi.
Dopo, la Corte Costituzionale ha riconosciuto varie eccezioni di legittimità costituzionale che hanno ampliato la platea degli aventi diritto al coniuge, ai figli conviventi.
Il Decreto Legislativo
del 18 luglio 2011, n. 119 ha rivisto profondamente la disciplina dei congedi
retribuiti di ventiquattro mesi, in particolare per quanto riguarda gli aventi
diritto e le modalità di accesso all’agevolazione.
La normativa vigente non include fra i possibili beneficiari
lavoratori (nemmeno se conviventi e nemmeno nel caso siano gli unici in grado
di assistere la persona con disabilità) che abbiano una parentela o un affinità
diversa da quelle contemplate (figli, genitori, fratelli e sorelle, oltre al
coniuge).
Su tale esclusione è
stata sollevata la questione di legittimità costituzionale oggetto della
Sentenza 203/2013. Il procedimento era stato sollevato originariamente per il
caso di un nipote (affine di terzo grado in via collaterale) convivente con la
persona con disabilità, unico in grado di prestare assistenza.
A sollevare la
questione di legittimità costituzionale, in modo compiuto e articolato, è il
Tribunale Amministrativo Regionale di Reggio Calabria, richiamando vari
articoli della Costituzione.
Secondo il TAR
calabrese l’esclusione del nipote convivente del disabile dal novero dei
soggetti legittimati a fruire del congedo, in mancanza di altre persone idonee
ad occuparsi dello stesso, contrasterebbe, in primo luogo, con l’art. 32 Cost.,
“poiché la tutela del diritto alla salute va intesa, una volta che siano
insorte malattie, come predisposizione degli strumenti necessari per rendere
possibili le relative cure e l’assistenza più opportuna”.
Altra violazione vi
sarebbe dell’art. 2 della Costituzione, in quanto esso, nel richiedere il
rispetto dei doveri inderogabili di solidarietà, implica la conseguente messa a
disposizione di misure che consentano l’adempimento dei medesimi. Violerebbe
anche l’art. 29 Cost., “poiché l’assistenza rappresenta anche una forma di
tutela della famiglia e i soggetti ammessi a fruire del congedo sono tutti in
rapporto di parentela con la persona affetta da patologie.”
Altra interessante
contestazione: la violazione dell’art. 118, quarto comma, Cost., inteso come
espressione del principio di sussidiarietà orizzontale. Una lettura combinata
degli artt. 29 e 118, quarto comma, Cost. indurrebbe, infatti, a valorizzare la
famiglia anche come «strumento di attuazione di interessi generali, quali il
benessere della persona e l’assistenza sociale».
Secondo il TAR
l’attuale formulazione dell’art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151 del 2001, “fissando
in modo rigoroso e restrittivo i soggetti lavoratori che possono fruire del
congedo straordinario, frustrerebbe quella prospettiva sussidiaria e dinamica
nella quale, a parere del giudice a quo, si è andata inserendo a pieno titolo
anche la famiglia.”
Inoltre appaiono
violati anche gli articoli 4 e 35 Cost., poiché il congiunto del disabile, per
poter garantire cure ed assistenza, è costretto a rinunciare alla propria
attività lavorativa o a ridurne il numero di ore, o a sceglierne una diversa,
maggiormente compatibile con detta finalità.
Infine, il TAR rileva
anche la violazione dell’art. 3 Cost., poiché «di fronte ad una posizione
sostanzialmente identica di un congiunto convivente rispetto a quella degli
altri soggetti già previsti dalla norma e ad una pari esigenza di tutela della
salute psico-fisica della persona affetta da handicap grave e di promozione
della sua integrazione nella famiglia, la mancata inclusione di ulteriori
ipotesi appare ingiustamente discriminatoria».
Quindi, la Corte
accoglie le questioni sollevate dal TAR, aggiungendo alcune considerazioni qui
di seguito riportate:
Afferma la Corte: “il
congedo straordinario di cui si discute, benché fosse originariamente concepito
come strumento di tutela rafforzata della maternità in caso di figli portatori
di handicap grave e sia tuttora inserito in un testo normativo dedicato alla
tutela e al sostegno della maternità e della paternità (come recita il titolo
del d.lgs. n. 151 del 2001), ha assunto una portata più ampia. La progressiva
estensione del complesso dei soggetti aventi titolo a richiedere il congedo,
operata soprattutto da questa Corte, ne ha dilatato l’ambito di applicazione
oltre i rapporti genitoriali, per ricomprendere anche le relazioni tra figli e
genitori disabili, e ancora, in altra direzione, i rapporti tra coniugi o tra
fratelli.”
Prosegue: “al fine di
adeguare le misure di assistenza alle emergenti situazioni di bisogno e alla
crescente richiesta di cura che origina, tra l’altro, dai cambiamenti
demografici in atto, questa Corte ha ritenuto che il legislatore avesse
illegittimamente trascurato quelle situazioni di disabilità che si possono
verificare in dipendenza di eventi successivi alla nascita o in esito a
malattie di natura progressiva o, ancora, a causa del naturale decorso del
tempo. Anche per tali situazioni, come nel caso di figli portatori di handicap,
vale il principio che la cura della persona disabile in ambito familiare è in
ogni caso preferibile e, ciò che più rileva, più rispondente ai principi
costituzionali, indipendentemente dall’età e dalla condizione di figlio
dell’assistito (sentenza n. 158 del 2007).”
E infine: “nella sua
formulazione attuale, dunque, il congedo straordinario di cui all’art. 42,
comma 5, del d.lgs. n. 151 del 2001, fruibile per l’assistenza delle persone
portatrici di handicap grave, costituisce uno strumento di politica
socio-assistenziale, basato sia sul riconoscimento della cura prestata dai
congiunti sia sulla valorizzazione delle relazioni di solidarietà
interpersonale e intergenerazionale, di cui la famiglia costituisce esperienza
primaria, in attuazione degli artt. 2, 3, 29, 32 e 118, quarto comma, Cost.”
Pertanto, la Corte
dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 42, comma 5, del decreto
legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nella parte in cui non include nel novero
dei soggetti legittimati a fruire del congedo ivi previsto, e alle condizioni ivi
stabilite, il parente o l’affine entro il terzo grado convivente, in caso di
mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti degli altri soggetti
individuati dalla disposizione impugnata, idonei a prendersi cura della persona
in situazione di disabilità grave.
Una città per tutti: Permessi 104/92: “rivedibilità” del familiare con ...
Permessi 104/92: “rivedibilità” del familiare con handicap grave e validità dei permessi
Pubblichiamo questo articolo, tratto da "OrizzonteScuola", per quanti possano trovarsi in una simile situazione!
Segreteria scolastica – la Commissione dell’Azienda USL di competenza ha fissato una rivedibilità di un soggetto con handicap grave( Legge 104/92 art 33 comma 3°l.104/92) indicando come data di scadenza del verbale AGOSTO 2013. Vorrei chiedere se al superamento della suddetta scadenza del verbale di handicap decadono immediatamente anche i benefici relativi ai permessi lavorativi (e ai congedi retribuiti), qualora il lavoratore, familiare della persona handicappata, non presenti entro agosto 2013 un nuovo verbale confermativo dei precedenti requisiti di handicap. In altre parole vorrei capire se ci può essere una “tolleranza” per fruire dei permessi nel periodo che intercorre tra la scadenza di un verbale della Commissione Medica per l’handicap e la presentazione di uno successivo. Grazie. Segreteria Reparto PERSONALE.
Pubblichiamo questo articolo, tratto da "OrizzonteScuola", per quanti possano trovarsi in una simile situazione!
Segreteria scolastica – la Commissione dell’Azienda USL di competenza ha fissato una rivedibilità di un soggetto con handicap grave( Legge 104/92 art 33 comma 3°l.104/92) indicando come data di scadenza del verbale AGOSTO 2013. Vorrei chiedere se al superamento della suddetta scadenza del verbale di handicap decadono immediatamente anche i benefici relativi ai permessi lavorativi (e ai congedi retribuiti), qualora il lavoratore, familiare della persona handicappata, non presenti entro agosto 2013 un nuovo verbale confermativo dei precedenti requisiti di handicap. In altre parole vorrei capire se ci può essere una “tolleranza” per fruire dei permessi nel periodo che intercorre tra la scadenza di un verbale della Commissione Medica per l’handicap e la presentazione di uno successivo. Grazie. Segreteria Reparto PERSONALE.
venerdì 16 agosto 2013
"SANT’AGATA D’AGOSTO
NON PER MOLTI MA PER TUTTI”
Sabato 17 Agosto
alle ore 18,30 in Piazza San Placido “area riservata” persone con disabilità.
CATANIA - Sabato 17
Agosto in occasione dei festeggiamenti di Sant’Agata d’Agosto l’Associazione di
Volontariato “Come Ginestre” Onlus e l’Associazione Sant’Agata Basilica
Cattedrale, per l’ennesimo anno consecutivo organizzano “Sant’Agata d’Agosto
non per molti ma per tutti” con uno spazio riservato alle persone con
disabilità, per permettere di vivere uno dei momenti più importanti dei
festeggiamenti di mezzo Agosto con l’attesa del passaggio del busto di
Sant’Agata.
L’appuntamento di
Piazza San Placido, ormai, è diventato sempre più partecipato e seguito, non
solo dai catanesi ma anche da tanti turisti e soprattutto da catanesi che
vivono all’estero e che si trovano a Catania in vacanza.
L’appuntamento è a
partire dalle ore 18,30 presso Piazza San Placido per dare la possibilità ai
volontari di accogliere e far sistemare nell’apposita “area riservata” le
persone con disabilità; alle ore 20,00, dopo la Celebrazione, è previsto il passaggio
del busto e delle reliquie Sant’Agata, nonché i cerei di Monsignor Ventimiglia
e Circolo di Sant’Agata, in Piazza San Placido con breve sosta e la benedizione
dell’Arcivescovo Metropolita di Catania Sua Eccellenza Mons. Salvatore
Gristina.
(Per informazioni
Salvatore Mirabella 338.9027431 – salvatoremirabella@libero.it
– www.comeginestre.blogspot.com)
Ospiti Unità Spinale Unipolare "Cannizzaro" Catania |
L'incontro con gli ospiti, terapisti, Fisiatri dell'Unità Spinale ha suscitato grande interesse per il progetto All Sporting promosso dall'Associazione "Come Ginestre" Onlus con il contributo del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione dei partner, Assessorato allo Sport Comune di Catania, Fondazione "Cirino La Rosa e la Parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio.
Durante l'incontro è stato ribadito che lo scopo del progetto è quello di realizzare obiettivi di integrazione sociale, sviluppo delle risorse e potenzialità individuali e di squadra. Attraverso la pratica di discipline sportive opportunamente scelte atte a sperimentare la conoscenza di nuove attività ludico-sportive, utili per un adeguato e globale sviluppo psico-fisico dei giovani in condizione di svantaggio fisico-relazionale e sociale.
Tutte le attività progettuali
verranno integrate da attività seminariali sul territorio, con obiettivo di
informare ed sensibilizzare la comunità al tema delle pari opportunità nel
campo dello sport a favore delle persone con disabilità.
(Per informazioni: Salvatore Mirabella 3389027431 - Dott.ssa Luisa Mannuccia 3383517666 - mail salvatoremirabella@libero.it)
lunedì 8 luglio 2013
ALL SPORTING
AL VIA IL PROGETTO DI PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITÀ NEL CAMPO
DELLO SPORT A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ.
Il progetto promosso dall'Associazione di volontariato "Come Ginestre" Onlus realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle Pari Opportunità, in collaborazione dei partner Comune di Catania assessorato allo Sport, Fondazione Cirino La Rosa, Parrocchia Maria Ausiliatrice e S. D. Savio.
Lo scopo
principale del progetto è quello di realizzare, con la partecipazione di giovani
con disabilità e non, obiettivi di integrazione sociale, sviluppo delle risorse
e potenzialità individuali e di squadra. Attraverso la pratica di discipline
sportive multidisciplinari, utili per un adeguato e globale sviluppo psico-fisico
dei giovani in condizione di svantaggio fisico-relazionale e sociale.
Il
progetto della durata di 12 mesi, realizzerà azioni progettuali sul territorio
di Catania, privilegiando la periferia Sud, dove è più alta la richiesta
d’interventi da parte delle famiglie, per rispondere in modo efficace alla
correzione di quei fattori di disuguaglianza, sia di genere che di condizione
culturale e sociale in un ottica che promuove attraverso lo Sport la riscoperta
e il rilancio del territorio ed in particolare l’integrazione tra le diversità
in senso ampio del termine.
Obiettivi generali
Potenziamento delle capacità motorie del giovane con
disabilità, attraverso l’insegnamento di gesti tecnici fondamentali della
pratica sportiva.
Maturazione delle capacità psico-fisiche di base, per un
armonico sviluppo della coordinazione e dello schema corporeo.
Prevenzione attiva e
controllo sui fattori che concorrono a sostenere condizioni di disagio ed
esclusione sociale.
Miglioramento delle condizioni generali dello stato di
salute, sul versante relazionale e psico-fisico.
Incremento del livello d’integrazione tra le persone disabili
e “normodotate” in un ottica di affermazione del diritto alle pari opportunità
nel campo delle discipline sportive.
Azioni progettuali
Attività di Nuoto che coinvolge 20 ragazzi con disabilità,
con l’ausilio di psicologo e istruttore qualificato.
Pratica sportiva di Water basket, anche con il coinvolgimento
dei ragazzi che fanno parte della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralim pico).
Attività di Danza Sportiva, con la costruzione di
pratica a squadre, che realizzerà l’obiettivo integrazione
disabili e “normodotati”.
Attività di Tiro con l’Arco per l’apprendimento
guidato di capacità teorico-pratiche e fisico-sportiva attraverso
l’acquisizione di gesti tecnici che favoriscono la concentrazione e la
coordinazione motoria.
Maratonina per la riappropriazione e la valorizzazione
del territorio, con la partecipazione delle famiglie e della comunità.
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