Si
è tenuta ieri al “Borghetto Europa” la conferenza stampa indetta
dal Coordinamento
Accordo di Programma,
che riunisce alcune realtà dedite alla tutela delle persone con
disabilità, come il Coordinamento
Nazionale Famiglie Disabili,
l'associazione “Un
Futuro per l’Autismo”
e a cui si è recentemente aggiunta l'associazione di volontariato
“Come Ginestre ONLUS”.
Al centro dell'intervento dell'avv.
Maurizio Benincasa,
legale del Coordinamento Accordo di Programma, la mancata stipula a
Catania dell'«dell'accordo
di programma previsto dall’articolo 13 della legge 104 del 1992»,
con quella che sarebbe una inadempienza ultraventennale da parte del
comune capoluogo etneo. La prospettiva è quella di una “class
action” contro Asp, Provincia regionale di Catania, e Comune di
Catania, che solo da pochi giorni ha annunciato una bozza di tale
accordo, che a detta dell'avvocato Benincasa altro non sarebbe che
«un
vero e proprio 'copia e incolla' di un accordo di programma che
avevamo fornito noi all'assessorato durante un incontro ad aprile da
poter utilizzare come riferimento per redigerne uno per la città di
Catania».
Intensi e particolareggiati gli interventi di responsabili e membri
del coordinamento, tra i quali il presidente di “Come Ginestre”,
Salvo Mirabella,
che ha sottolineato come queste lotte gli siano familiari, per
vissuto personale e per le lunghe lotte portate avanti da tempo,
garantendo l'appoggio necessario al raggiungimento degli obiettivi
preposti dal Coordinamento. «Siamo
stanchi di aspettare
– ha affermato Mirabella – e
non vogliamo stare in silenzio. Dobbiamo essere attivi sul territorio
con la “mission” del cambiamento, perché tutte le azioni a
sostegno dei disabili devono avere una continuità ed una finalità,
nell'ottica della responsabilizzazione dell'azione politica delle
pubbliche amministrazioni. Come alta è la responsabilità delle
associazioni: stiamo insieme, iniziamo a parlare una sola lingua,
perché il nostro obiettivo è comune a tutti».
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